Le Patologie Cardiache che Necessitano di Profilassi Antibiotica

Molti batteri orali vengono considerati come possibile causa di infezioni sistemiche o di batteremia per chi soffre di patologie cardiache. Un intervento chirurgico orale invasivo è sicuramente una porta di entrata per questi batteri che, attraverso il flusso sanguigno, possono trasferirsi in sedi distanti con formazione ed evoluzione di patologie infettive anche gravi.

Ogni anno vengono aggiornate e discusse le possibili cause dello sviluppo di patologie infettive su varie sedi del corpo la cui causa sia da imputare ad un intervento orale, in particolare quella che viene presa in considerazione è l’endocardite infettiva. Questa patologia può anche derivare da una batteremia causata da interventi orali non invasivi come semplici azioni quotidiane di igiene orale, soprattutto in pazienti affetti da patologie parodontali o con igiene scarsa. Comunque la percentuale di endocarditi infettive causate da interventi orali, più o meno invasivi, è da considerarsi minima.

In passato la profilassi antibiotica veniva prescritta anche per interventi innocui come il posizionamento di apparecchi ortodontici o protesici rimovibili, oggi viene raccomandata solo per interventi chirurgici su pazienti con elevato rischio di esito infausto nel caso di una endocardite infettiva.

La somministrazione deve avvenire dai 30 ai 60 minuti prima dell’intervento e le dosi raccomandate variano a seconda del farmaco antibiotico utilizzato. La scelta del farmaco adatto dipende da molteplici fattori come la possibilità di assumere i farmaci per via orale oppure l’allergia nota ad un antibiotico e le dosi raccomandate in base al principio attivo sono:

Pazienti Antibiotico Adulti Bambini
Senza Allergie per via orale Amoxicillina 2g 50mg per Kg
Senza Allergie per via endovenosa Ampicillina 2g 50mg per Kg
Allergici (Amoxicillina e Ampicillina) per via orale Clindamicina
Claritromicina
600mg
500mg
20mg per Kg
15mg per Kg
Allergici per via endovenosa Clindamicina 600mg 20mg per Kg

Quali sono i pazienti con patologie cardiache considerate ad alto rischio di sviluppo di endocardite infettiva?

I pazienti con patologie cardiache ad alto rischio di sviluppare endocardite infettiva dopo un intervento chirurgico orale invasivo sono:

  1. Portatori di protesi valvolare cardiaca;
  2. Chi soffre di cardiopatia congenita;
  3. Chi ha subito intervento di correzione di cardiopatia congenita con protesi;
  4. Chi ha subito un trapianto cardiaco;
  5. Chi è stato colpito da pregressa endocardite infettiva.

Oltre alla somministrazione pre-operatoria, una buona prevenzione contro le patologie infettive è la somministrazione post-operatoria dei farmaci antibiotici. I pazienti che beneficiano maggiormente di questa prevenzione sono gli immunodepressi, gli oncologici, i diabetici e chi soffre di patologie ematologiche.

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